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Lu suggettu si cunfigura prucrissivamenti, nta lu cursu dâ [[storia]], comu intivituu autonumu, fulcru dô sistema sociu-culturali.<br>
Lu cuncettu di ''"personal identity"'' s'addilinia ciaramenti nta lu "Saggiu supra all'intillettu umano" ([[1694]]) di [[John Locke]].<br>
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Di tannu a cintralitati dill'intivituu nta lu sistema suciali "avi ussissiunatu l'omminu uccidintali" ([[Remo Bodei]], "Destini personali", 2002).
 
Importanti correnti culturali contemporanee hanno messo in rilievo la capacità dell'individuo di autoplasmarsi, di scolpire sé stesso come una statua ([[Michel Foucault]], "Tecnologie del sè",1992). La libertà personale diventa, di conseguenza, il valore fondamentale de "La società degli individui" ([[Norbert Elias]], 1987).
 
== Storia ==
 
=== Il chiarimento del concetto di Trinità ===
 
Il primo grande contributo allo sviluppo filosofico del concetto di persona viene dalla elaborazione [[teologia|teologica]] [[padri della chiesa|patristica]] della [[Trinità]]. Il termine persona viene infatti impiegato per provare a spiegare in termini comprensibili alla [[ragione]] [[uomo|umana]] il [[dogma]] della [[Trinità]]. Si trattava soprattutto di difendersi dalle accuse di [[politeismo]] e di arginare le varie [[eresia|eresie]] [[cristologia|cristologiche]], tendenti a negare ora l'umanità ora la divinità di [[Cristo]]. "[[Dio]] è un'unica [[sostanza]] in tre Persone". Da questa tesi emerge il concetto di persona come [[relazione]] all'interno di [[Dio]] tra il [[Dio Padre|Padre]], il [[Figlio di Dio|Figlio]] e lo [[Spirito Santo]], e quindi relazione con gli uomini. Per analogia tra il [[creazione|Creatore]] e la creatura, inoltre, il termine ''persona'' è applicabile all'uomo stesso.
 
Pare che sia stato [[Tertulliano]] (II secolo d.C.), nell'opera "[[Adversus Praxeam]]", il primo autore cristiano ad utilizzare la nozione di persona.
 
Decisiva è stata certamente l'opera di [[Agostino d'Ippona|sant'Agostino]], il ''[[De trinitate]]''. Sempre secondo sant'Agostino nel [[microcosmo]] umano si ritrovano analogicamente le tracce delle tre persone divine.
 
=== Il [[personalismo]] ===
 
La corrente filosofica che si è maggiormente soffermata su questo concetto, facendone il cardine della propria riflessione è il [[Personalismo]]. Tale termine designa un movimento di [[pensiero]] di matrice [[cristianesimo|cristiana]] (prevalentemente [[cattolicesimo|cattolico]]) nato in [[Francia]], agli inizi degli [[anni 1930|anni Trenta]], attorno alla [[rivista]] ''[[Esprit]]'' di [[Emmanuel Mounier]]. Si tratta di una corrente che si esprime coerentemente in più posizioni articolate tra loro. Innanzitutto è una risposta [[politica]], una "terza via" tra i pericoli dell'[[individualismo]] [[capitalismo|capitalista]] e il collettivismo delle [[ideologia|ideologie]] [[comunismo|comuniste]] e [[fascismo|fasciste]] (ideologie mai però equiparate dai pensatori personalisti, contraddistinti da un forte impegno cristiano-[[democrazia|democratico]] orientato decisamente a [[sinistra (politica)|sinistra]]). Nel personalismo [[coscienza]] e responsabilità sociale non si contraddicono, ma sono dimensioni indispensabili per la piena realizzazione dell'uomo che in quanto persona è appunto relazione, relazione con Dio e con il [[prossimo]].
 
Altro tema caro al personalismo è rivalutazione della [[corporeità]] e la critica delle interpretazioni [[dualismo|dualistiche]]. In questo clima filosofico si ritrovano pensatori anche differenti tra loro e che danno vita a ricerche altrimenti articolate: tra questi [[Paul Ricoeur]], maestro francese della [[fenomenologia]] e dell'[[ermeneutica]] o [[Jacques Maritain]] che dà un grande contributo allo sviluppo del [[Neotomismo]] nel [[secolo XX|Novecento]].
 
Vengono considerati "personalisti" filosofi anche non cristiani ma appartenenti alla [[religione]] [[ebraismo|ebraica]], come [[Martin Buber]] ed [[Emmanuel Levinas]], in quanto nelle loro riflessioni insistono notevolmente sulla relazionalità<ref>Si veda il [[principio dialogico]] di Buber, o la critica all'[[ontologia]] di Levinas in nome del primato del rapporto [[etica|etico]] della [[coscienza]] con la [[trascendenza]], l'[[infinito]] che non è mai un [[essere]] in terza persona da catalogare</ref>. Col Personalismo si intrecciano più correnti del Novecento, in particolare il neotomismo, la fenomenologia e l'[[esistenzialismo]] cristiano (per quest'ultimo si faccia riferimento soprattutto a [[Gabriel Marcel]]).
 
In [[Italia]] assumono posizioni chiaramente personaliste [[Luigi Pareyson]] e, nella prassi più politica, a questa corrente si richiama il gruppo cosiddetto dei "[[professorini]]": [[Amintore Fanfani|Fanfani]], [[Giuseppe Lazzati|Lazzati]], [[Giorgio La Pira|La Pira]], [[Giuseppe Dossetti|Dossetti]].
 
Studioso di Mounier e forte sostenitore dell'attualità del personalismo è il professor [[Virgilio Melchiorre]], dell'[[Università Cattolica di Milano]]. Ricordiamo tra le opere più significative: "[[Corpo e persona]]", "[[Essere e parola]]", "[[La via analogica]]".
 
=== La persona nell'attuale dibattito sulla bioetica ===
Di persona si è tornato a parlare prepotentemente nell'attuale dibattito sulla [[bioetica]]. In particolare si è fatto urgente il tentativo di dare risposte a domande del genere: è persona un embrione? Quando inizia ad esserlo? È persona ancora chi si trova in stato di morte cerebrale?
 
Tematiche aperte nelle quali spesso è facile il fraintendimento e l'incomprensione proprio perché è dato per implicito un certo modo di intendere la persona.
 
L'autore che in questi anni si è distinto per le posizioni più forti è certamente [[Peter Singer]]. A partire dal suo celebre libro "[[Liberazione animale]]", e nello scritto decisivo (e scandaloso) "[[Killing Humans and Killing Animals]]" egli ha proposto una riformulazione rivoluzionaria. Poiché persona è quella sostanza in grado di rappresentare se stessa esistente nel tempo, da questa definizione bisognerebbe dedurre che persona possono essere certamente un cane e una tigre ma non ancora un neonato, ad esempio. Dunque la posizione del filosofo australiano porterebbe ad allargare i diritti in un campo interspecifico, cioè verso altre specie animali diverse da quella umana, restringendo però allo stesso tempo i diritti (questa almeno è la critica che molti gli fanno) di alcune forme di vita umana. È sbagliato per Singer impiegare animali sani nella ricerca, ma non è necessariamente sbagliato utilizzare per questi scopi neonati anencefalici o pazienti in stato vegetativo persistente. <br/>
Molti critici delle posizioni bioetiche cattoliche sostengono che alcuni teologi autorevoli del passato concordano nel ritenere un embrione "non persona". Fanno riferimento ad autori fondamentali, come [[San Tommaso d'Aquino]] che in effetti riteneva che l'anima (dal greco ''anemos'', respiro) subentrasse nell'individuo in un momento successivo al suo concepimento fisico. Per i metafisici cattolici come Tommaso è evidentemente la presenza dell'anima a fare di un uomo una persona. Dunque anche per lui l'embrione non sarebbe tale.
Uno studioso (cattolico), [[Adriano Pessina]], controbatte affermando che sia decisivo tutelare i diritti dell'individuo a partire prima di tutto dalla definizione di cosa è umano. Sulla nozione di persona sarebbe più opportuno invece proporre una moratoria, per evitare di impelagarsi in una discussione "troppo" metafisica.
 
È comunque interessante notare come un concetto nato dalla teologia cristiana possa finire per essere utilizzato da cristiani e non cristiani contro le posizioni non medievali di una Chiesa ritenuta "cristiana".
 
==Note==
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== Voci correlate ==
* [[Persona giuridica]]
* [[Persona fisica]]
* [[Trinità]]
* [[Individualità]]
*[[Nominalismo]]
* [[Personalismo]]
* [[Individualismo]]
 
{{Portale|filosofia|Cristianesimo}}
[[Categoria:Filosofia]]
[[Categoria:Cristianesimo]]
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[[arc:ܦܪܨܘܦܐ]]