"Riunificazzioni tudisca" : Diffirenzi ntrê virsioni

Il 14 novembre 1990, il Governo tedesco firmo un trattato con la Polonia fissando i confini permanenti tra i due stati sulla linea Oder-Neisse, e quindi rinunciando a qualsiasi rivendicazione su Silesia, Est Pomerania, Danzica e Prussia Orientale. Il mese successivo si tennero le prime elezioni libere di tutto il popolo tedesco a partire dalla seconda guerra mondiale. Esse risultarono in un incremento della maggioranza della coalizione di governo del Cancelliere Helmut Kohl.

 

I costi della riunificazione sono stati un grosso fardello per l'economia tedesca, ed hanno contribuito ad una più lenta crescita economica negli anni recenti. Il costo della riunificazione e stato stimato intorno agli 1.5 trilioni di Euro (secondo Freie Universität Berlin). Questa cifrà è più grande del debito nazionale dello stato tedesco. La prima causa di tale spesa fu la debolezza dell'economia della Germania orientale, specialmente a confronto di quella della Germania Occidentale, combinata con la decisione, motivata politicamente, di fissare il tasso di conversione alla pari tra Marco della germania orientale e Marco tedesco. Questa decisione, che non aveva una giustificazione della realtà economica, risultò in un improvvisa perdita di competività delle industrie tedesche orientali, che le fece collassare in breve tempo. A tutt'oggi uno speciale trasferimento di 100 miliardi di Euro ogni anno viene dato ai territtori dell Ex-Germania Est per la "ricostruzione".

 

 

Come Conseguenza della riunificazione, la maggior parte delle Ex-RDT ha subito una de-industrializzazione, che ha causo un tasso di disoccupazione di circa il 20%. Da allora centinaia di migliaia tedeschi orientali hanno continuato a migrare verso l'ovest per trovare lavoro. Ciò risultò in una significativa riduzione della popolazione nei lander orientali, specialmente per quanto riguarda i professionisti altamente qualificati.

 

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