"Nizza (Francia)" : Diffirenzi ntrê virsioni

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[[File:Nice-night-view-with-blurred-cars_1200x900.jpg|thumb|250px|'' Promenade des Anglais'' a Nizza di notti.]]
 
'''Nizza''' (in [[lingua francese|francese]] '''Nice'''; in [[Dialetto nizzardo|nizzardo]]<ref>Anche ''Niça''.</ref> ''Nissa'') è una città della repubblica [[Francia|francese]] affacciata sulla [[Costa Azzurra]] di cui è il maggior centro, vicino alla frontiera con l'[[Italia]] (30&nbsp;km), nel dipartimento delle [[Alpi Marittime (dipartimento)|Alpi Marittime]]. All'est del fiume [[Varo (fiume)|Varo]] nella [[Italia (regione geografica)|Regione fisica italiana]]. Nizza è localizzata a 960&nbsp;km da Parigi, 230&nbsp;km da Marsiglia, 195&nbsp;km da [[Genova]], e 215&nbsp;km da [[Torino]].
'''Nizza''' ('n [[lingua francisa|francisi]] ''Nice'', ''Nissa'' o ''Niça'' 'n [[lingua pruvenzali|pruvinzali]]) è na cità [[Francia|francisa]] dâ [[Costa Azzurra]] (''Côte d'Azur'') cu na pupulazzioni di 339.000 abbitanti (2004).
 
Attualmente Nizza è il quinto comune della Francia con 344.875 abitanti (circa 540.000 nell'agglomerato e poco più di 1.000.000 nell'[[area metropolitana]]). Il suo aeroporto intercontinentale ''Nice Côte d'Azur'' posto alla periferia occidentale della città, con i suoi quasi dieci milioni di passeggeri (2009), è il secondo della Francia dopo quelli di Parigi. Si tratta di una città a vocazione turistica. Non a caso, è la seconda città francese più visitata, ovviamente dopo Parigi. Nizza è la capitale storica della [[Contea di Nizza]], la storia di Nizza rimane legata all'[[Italia]] fino al 1860, anno in cui, per effetto degli [[accordi di Plombières]], fu "annessa" alla Francia.
[[Catigurìa:Francia]]
 
== Geografia fisica ==
 
Geograficamente l'intero bacino del fiume [[Varo (fiume)|Varo]], con la città di Nizza, appartiene alla [[Italia (regione geografica)|Regione fisica italiana]].
Il [[Varo (fiume)|Varo]] era la vecchia frontiera naturale, culturale, ed etnica tra il [[Gallia]] e l'[[Italia]] fino all'invasione e l'annessione della [[contea di Nizza]] per la Francia nel 1860. La città ha anche due piccoli fiumi di solito in secca durante l'estate: il Paviglione (ribattezzato in francese ''Paillon'') e il Magnano (''Magnan''). Varie colline dominano la città, la più conosciuta di queste è la collina di [[Cimiez|Cimella]] con le sue rovine di epoca romana; la collina del Castello separa la città dal porto. Il clima è subtropicale e assai mite.
 
== Storia ==
{{vedi anche|Popoli dell'Italia antica}}
 
=== Origini del nome ===
Il toponimo originale della città è, in italiano, '''Nizza''', mentre in [[lingua occitana|occitano]] è conosciuta come ''Niça'' e in [[Dialetto nizzardo|nizzardo]] ''Nissa''. Il toponimo francese della città è ''Nice'' e i suoi abitanti vengono chiamati ''niçois'' o ''niçards'', "nizzardi" originariamente in italiano. Nella parlata locale il termine più comune è "nissart". L'aggettivazione "Nizza Marittima", per differenziarla da [[Nizza Monferrato]], è d'epoca sabauda.
 
Secondo alcune fonti, l'[[etimologia]] del nome trarrebbe origine dal [[Lingua greca antica|greco antico]] ''Νίκαια'', che a sua volta deriva da ''[[Nike (mitologia)|Nike]]'', cioè "vittoria"<ref>Ralph Schor (a cura di), ''Dictionnaire historique et biographique du comté de Nice'', Nice, Serre, 2002, ISBN 978-2-86410-366-0, p. 263.</ref>. Un'altra ipotesi fa tuttavia risalire il nome della città al toponimo [[Lingua etrusca|etrusco]]-[[italici|italico]] ''Nikaïa''<ref>Alain Ruggiero (a cura di), Nouvelle histoire de Nice, Toulouse, Privat, 2006, ISBN 978-2-7089-8335-9, p. 20.</ref>.
 
=== Storia antica ===
[[File:Roman Italy.gif|miniatura|left|Nizza al momento dell'Italia romana, [[Regio IX Liguria]]]]
[[File:Shepherd Map of Ancient Italy, Northern Part.jpg|miniatura|Nizza nella Liguria Antica: [[Regio IX Liguria]] tra i fiumi [[Varo (fiume)|Varo]] e [[Magra]]]]
 
Anche se alcuni scavi archeologici (sito di [[Terra Amata (sito archeologico)|Terra Amata]]) fanno risalire i primi insediamenti di progenitori umani addirittura a 400.000 anni fa, Nizza (Nicaea) fu fondata circa 2.300 anni fa dai [[Greci]] di [[focea]] e ricevette il nome di ''Nikaïa'' in onore alla vittoria sui [[Liguri]] il popolo autoctono dell'ovest dell'[[Italia]]. ([[Nike (mitologia)|Nike]] è il nome in [[lingua greca|greco]] della dea della vittoria).
Nizza fu una colonia greca sulle coste della [[Liguria]] per commerciare con le popolazioni liguri della regione per contrastare le ambizioni [[Civiltà etrusca|etrusche]] e [[Cartagine|puniche]] sull'ovest dell'Italia.
 
Nel 154 a. C. i [[Roma antica|Romani]] intervennero militarmente per la prima volta. La città fu incorporata nella prefettura d'Italia nella [[Regio IX Liguria]], ed è stata poi la capitale della provincia romana delle [[Alpi Marittime (provincia romana)|alpi marittime]], costituita a partire dalla [[Liguria]] antica: [[Regio IX Liguria]] de Italia. [[Cimiez|Cemenelum]] fu più tardi è che sarà la capitale della provincia romana delle [[Alpi Marittime (provincia romana)|alpi marittime]]. Il fiume [[Varo (fiume)|Varo]] separava la [[Gallia]] dalla provincia romana delle [[Alpi Marittime (provincia romana)|Alpi Marittime]] e altre zone italiane.
 
La città si trasformò velocemente durante l'era romana in un importante porto commerciale della costa ligure. Nizza è stata un'importante rivale di [[Cimiez|Cemenelum]] che ha continuato ad esistere fino alle invasioni dei [[Longobardi]]. Le rovine di questa città sono visibili a [[Cimiez]], attualmente uno dei quartieri di Nizza. Sulla collina di Cimiez, uno splendido parco archeologico si trova sotto il suo parco di ulivo della vecchia città romana.
 
=== Medioevo ===
[[File:Repubblica di Genova.png|miniatura|Nizza en la lega de [[Liguria]] medievale]]
 
Nel VI secolo Nizza soffre come il resto dell'Italia a causa delle invasioni [[Ostrogoti]], poi nel 550 vede la riunificazione con l'[[Impero bizantino|Impero Romano d'Oriente]]. Nel VII secolo Nizza è sotto dominazione [[Longobardi|longobarda]].
 
Nel [[VII secolo]], Nizza si unì alla lega di [[Genova]] formata dalle città della [[Liguria]]. Nel [[729]] espulse i [[saraceni]] dal suo territorio.
 
Durante il medioevo, Nizza è intervenuta nella maggior parte delle guerre e delle catastrofi che hanno sconvolto l'Italia. Come alleato di [[Genova]] fu nemica di [[Pisa]]. Nel corso dei secoli XIII e XIV, fu invasa a più riprese da parte del conte di Provenza, ma la popolazione di Nizza ha sempre respinto l'invasione francese con molte guerre. Da sempre il fiume [[Varo (fiume)|Varo]] separava la Gallia dall'Italia. Nel 1108 Nizza diventa una repubblica italiana della Liguria e prende come esempio la sua sorella più grande [[Genova]]. Nel 1166 i [[Governanti della Provenza|conti di Provenza]] tentano di invadere Nizza ma davanti alla brutale rivolta degli abitanti devono rinunciare. Nel 1176 Nizza fu presa dal conte di Provenza [[Alfonso_II_d'Aragona|Alfonso I]] che tiranneggia la popolazione. Nel 1215 la città si rivolta, massacra la truppa francese e Nizza si dà a [[Genova]]. Nel 1347-1348 è l'anno della [[Peste nera]]: la città perde la metà della sua popolazione. Una comunità ebraica si costituisce nella città nel XIII secolo.
 
=== Periodo sabaudo e Sardo (1388-1860) ===
{{vedi anche|Contea di Nizza|Esodo nizzardo|Ducato di Savoia|Regno di Sardegna}}
[[File:Italia 1494-it.svg|miniatura|Gli stati italiani nel 1494]]
[[File:Catherine Segurane monument Nice.jpg|200px|thumb|left|[[Caterina Segurana]], eroina nizzarda che guida la città assediata dai francesi e dai turchi nel 1543 - [[Assedio di Nizza (1543)]]]]
[[File:Italia 1796-it.svg|miniatura|Gli stati italiani nel 1796 (con invasione e annessione francese della [[Corsica]] nel 1768)]]
[[File:French fleet with Barbarossa at the Siege of Nice 1543.jpg|miniatura|left|bombardamento di Nizza per gli eserciti turco e francese durante il [[Assedio di Nizza (1543)]]. Dieci anni più tardi gli eserciti turco e francese devasteranno la [[Corsica]] ([[Assedio di Bastia (24 agosto 1553)]], Assedio di [[Bonifacio]] nel settembre 1553), e l'ovest della penisola italiana prima dei contro attacchi e vittorie dell'ammiraglio [[Andrea Doria]].]]
[[File:Italia 1843.svg|miniatura|Gli stati italiani nel 1843 (con invasione e annessione [[Impero austriaco|austriaca]] della [[Dalmazia]], [[Istria]], [[Repubblica di Ragusa]] e di [[Trento]] nel 1815)]]
 
Nel [[1388]] il comune di Nizza si mise sotto la protezione della famiglia comitale di [[Casa Savoia|Savoia]], guidata da Amedeo VII, in funzione antiprovenzale ([[contea di Nizza]]) {{quote|''a patto di non fornire mai, né alla Provenza né alla Francese.''}}
 
Nizza diventa l'unico porto della contea di Savoia nel Mediterraneo, con la città, vicino a [[Villafranca (Francia)|Villefranche-sur-Mer]]. La forza marittima di Nizza andò aumentando progressivamente, e le sue fortificazioni furono ampliate e le sue strade migliorate. Nella [[Guerra d'Italia del 1535|guerra]] fra [[Carlo I di Spagna]] e [[Francesco I di Francia]] Nizza soffrì molto, a causa anche di un'epidemia di [[peste]] che la colpì e del saccheggio dell'esercito Francese. Dopo qualche anno di guerra la pace fu stipulata grazie a [[papa Paolo III]] con il Trattato di Nizza.
Nizza fu attaccata spesso perché la città non posseduta di guarnigione fissa per difenderla. Nizza controllava il passaggio Sud delle Alpi. Nizza era perciò sotto la protezione del [[Impero spagnolo]] e della [[Repubblica di Genova]].
 
Dopo dieci anni di pace, la città di Nizza fu attaccata di nuovo e nel 1543 ebbe luogo [[Assedio di Nizza (1543)|assedio di Nizza]] ad opera di [[Francesco I di Francia]] e del corsaro turco [[Khayr al-Din Barbarossa]] che conquistò la città. La vittoria permise a Barbarossa di prendere 2.500 schiavi tra gli abitanti.
La città bassa cadde al momento dell'attacco del 15 agosto 1543, ma la fortezza resisterà, fino a piegare i Francesi ed i Turchi nel settembre di fronte alla notizia dell'arrivo della flotta genovese sotto il comando di [[Andrea Doria]], e degli eserciti di [[Alfonso III d'Avalos]] proveniente da Milano (sia con il servizio di [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlos I]]). L'otto settembre gli invasori francesi e turchi si ritirarono prima dell'arrivo della flotta del genovese [[Andrea Doria]].
[[Caterina Segurana]] eroina nizzarda illustrato stesso al momento della battaglia del [[Assedio di Nizza (1543)]] contro i Francesi e i turchi. [[Caterina Segurana]] è l'emblema della città di Nizza.
 
La peste ricomparve nel [[1550]] e nel [[1580]].
 
Nel 1561 [[Emanuele Filiberto I di Savoia]], sopprime l'utilizzazione del latino come la lingua amministrativa e stabilisceo la lingua italiana come lingua ufficiale a Nizza, sebbene gli abitanti utilizzino sempre il [[Lingua ligure|ligure]].
 
Nel 1571 Nizza fa parte della [[Lega Santa (1571)|Lega Santa]] che unifica militarmente il [[Impero spagnolo]] e le grandi [[Repubbliche marinare]] e ducati italiani.
 
Nel 1600, la città fu brevemente acquistata dal duca di Guisa, che ne aprì i porti e proclamò la libertà di commercio iniziando un periodo di prosperità.
 
Nel 1610 venne costruita la Strada Reale Nizza - [[Torino]]. Nel [[1642]] l'esercito spagnolo che proteggeva la città dei francesi lascia Nizza.
[[File:Plan-Nice-1624.jpg|miniatura|left|Mappa della città di Nizza nel 1624, scrivi in italiano la lingua ufficiale di nice anteriore 1860.]]
 
In 1690, la Savoia alleata dell'imperatore della Spagna combatte Luigi XIV di Francia nella cornice della [[Guerra della Grande Alleanza]]. I francesi occupano la Savoia in 1691 ed il maresciallo di Catinat prende Nizza. Cinque anni più tardi in 1696, la città è stata rimessa al duca della Savoia quando la figlia del duca si è sposata con un piccolo - figlio di Luigi XIV di Francia.
 
All'epoca della [[Guerra di successione spagnola]] Luigi XIV di Francia fa assediare la città nel 1705 dal duca di Feuillade ed il maresciallo di Berwick. Dopo la conquista le fortificazioni di Nizza vengono demolite. Nel 1706 il castello fu distrutto dai francesi. L'anno successivo la controffensiva savoiarda giunse fino a [[Tolone]], sottoposta anche a blocco navale dagli inglesi che avevano occupato le [[Isole di Lerino]] nella cui baia, bloccata dalla marina britannica, si trovava larga parte della flotta francese. La città era in gran parte ricostruita.
[[File:Dep-fr-it.jpg|miniatura|l'Italia sotto l'occupazione francese nel 1811, di Nizza fino a [[Roma]] con la [[Corsica]].]]
 
Nel [[1713]] il [[Trattato di Utrecht]] riconobbe il dominio della città al [[Regno di Sicilia]], del cui titolo fu insignito il duca sabaudo [[Vittorio Amedeo II di Savoia|Vittorio Amedeo]] che, nel 1718, lo permutò con il [[Regno di Sardegna]].
 
Nel 1792 la città viene conquistata dalle truppe della Repubblica francese. La lotta violenta tra la Sardegna e le truppe francesi invasori ha luogo nel paese. Le truppe sarde liberano Nizza. Un anno più tardi ci sarà una nuova invasione e un'occupazione francese fra il 1793 e il 1814. C'è una situazione complicata: l'Esercito Francese è presente ma non controlla la [[Contea di Nizza]].
Nizza è in una posizione geografica strategica per la Francia, per il controllo dell'accesso in Italia. Nel 1815 i nizzardi acclamano [[Vittorio Emanuele I di Savoia|Vittorio Emanuele I]] e richiedono il ritorno al [[Regno di Sardegna]]. Nel 1814, il territorio fu nuovamente reso al [[Regno di Sardegna]].
 
[[Napoleone Bonaparte]] l'imperatore [[Corsica|corso]], scriverà nelle sue memorie (censurato in france fino nel 2010) durante suo imprigionamento a l'[[Sant'Elena (isola)|isola di Sant'Elena]] : {{quote|" L'Italia è circondata dalle Alpi e per il mare. (...) Se di Parma, come centro, tracciate una mezzo-conferenza del lato del nord con un reparto uguale alla distanza di Parma alle [[Varo (fiume)|bocche del Varo]] o alle bocche dell'Isonzo, 60 leghe, avrete tracciato lo sviluppo della catena superiore delle Alpi che si separa l'Italia dal continente. (...) "}}
 
=== Invasione francese e massacro dei nizzardi ===
{{Vedi anche|Vespri nizzardi|Risorgimento|Giuseppe Garibaldi}}
[[File:Risorgimento, Giuseppe Garibaldi.jpg|miniatura|left|[[Giuseppe Garibaldi]] e il [[risorgimento]]]]
[[File:Italia 1843-fr.png|miniatura|invasione e annessione francese di Nizza e della [[Savoia (regione storica)|Savoia]] nel 1860 durante il [[risorgimento]]. Il [[Principato di Monaco]] guarderà sua indipendenza sulla volontà di [[Vittorio Emanuele II d'Italia]] e Napoleone III di Francia accetterà.]]
 
Dopo l'invasione e l'annessione francese durante l'epopea [[napoleone Bonaparte|napoleonica]] con l'[[armistizio di Cherasco]] del [[1796]], Nizza tornò ai [[Casa Savoia|Savoia]] con il [[Trattato di Parigi (1814)|trattato di Parigi]] del [[1814]]. [[Giuseppe Garibaldi]] vi nacque nel [[1807]] a Nizza sotto l'occupazione francese dell'imperatore corso [[Napoleone Bonaparte]].
 
Nel [[1860]] Nizza fu nuovamente annessa alla Francia in seguito agli [[Accordi di Plombières]] (1858) e al [[Trattato di Torino (1860)]], come compenso territoriale, assieme alla [[Savoia (regione storica)|Savoia]], per "l'aiuto" dato dalla [[Francia]] al [[Risorgimento]] Italiano. Il [[Trattato di Torino (1860)]] accorderà alla Francia, la Savoia e Nizza, sotto l'accordo rispettivo delle popolazioni di queste regioni con un referundum, in scambio dell'assistenza militare totale della Francia contro gli austriaci per aiutare l'Italia nella sua unificazione. In questo trattato la Francia non diede la possibilità all'Italia di fare diversamente che cedere la contea di Nizza popolata di italiani. La Francia firma precipitosamente la pace con l'Austria che lascia l'Italia sola nella guerra molto prima dell'unità italiana. La Francia non rispetta l'impegno di alleanza con l'Italia ma annette comunque Nizza e la Savoia. L'annessione fu ratificata anche dal [[plebiscito]] della popolazione con 25.743 a favore, 160 voti contrari (i marinai nizzardi imbarcati sulle navi sarde, i soli elettori sulle cui schede comparisse il ''contro'') e 5.000 astenuti. Oggi tutti gli storici sanno che questo plebiscito fu truccato. Il [[plebiscito]] fu pilotato in funzione filo-francese, con il consenso dei [[Casa Savoia|Savoia]] e del Governo. Molti [[Esodo nizzardo|nizzardi si trasferirono in Italia]], prevalentemente nelle località di [[Ventimiglia]], [[Bordighera]] e [[Ospedaletti]]<ref>[http://liberanissaeslrl.canalblog.com/archives/nizza_e_il_suo_futuro/index.html ''Documentazione su Nizza'']</ref>. Dopo l'annessione nacque un movimento che promosse l'annessione di Nizza all'[[Italia]]; questo movimento è conosciuto come [[Irredentismo italiano a Nizza]].
 
Nizza è stata annessa alla Francia nello stesso momento e nelle stesse condizioni della Savoia. I due delegati nizzardi Giuseppe Garibaldi e Laurenti-Roubaudi mandano questa lettera di protesta al Parlamento di Torino per denunciare le condizioni del plebiscito:
 
{{quote|''Signor Presidente,
 
" Visto il risultato del voto della [[contea di Nizza]] che ha avuto luogo la 15 corrente, senza nessuna garanzia legale, in violazione manifesta della libertà e della regolarità dello scrutino e delle promesse solenni stipolate nel trattato di cessione del 24 marzo;
" Aspettato che un tale voto si è svolto in un paese che apparteneva nominalmente ancora allo [[Regno di Sardegna|stato sardo]] e che era libero di scegliere tra questo e le Francia, ma che si trovava completamente in realtà nelle mani di questo ultimo potere, occupato militarmente e sottomesso a tutte le influenze della forza materiale, come ce lo provano senza contestazione possibile le testimonianze della Camera e del paese;
" Dato che il presente voto si è svolto con irregolarità gravissime, ma che l'esperienza del passato ci nega ogni speranza di vedere ordinato un'inchiesta a questo argomento;
" Noi sottoscritti, crediamo che il nostro dovere sia quello di depositare il nostro vaglia di rappresentanti di Nizza, protestando contro l'atto di frode e di violenza perpetrata, in attesa che il tempo e le circostanze permettano a noi ed ai nostri concittadini di fare valere con una reale libertà i nostri diritti che non possono essere ridotti da un patto illegale e fraudolento"
 
[[Giuseppe Garibaldi]] Laurenti-Roubaudi"}}
 
Un plebiscite giocato di anticipo e manipolato. Le schede elettorali erano scritte in francese, lingua che i nizzardi non comprendevano. Non c'era bollettino "NO" e l'esercito francese controllava i centri elettorali. Non di cabine elettorali nei seggi elettorali. L'Inghilterra, la Germania e molti altri paesi europei definiranno questo voto "uno scherzo". I sindaci ostili all'annessione revocata ed un personale municipale chiamato per le autorità francesi, un'occupazione militare francese, e la promessa del penitenziario di Caienna, senza nessuno giudizio, per tutto oppositore all'annessione.
 
Un giornalista inglese dei Time scriverà:
{{quote|" ''Il plebiscite del 1860 fu lo scherzo più abietto che sia stato giocato mai nella storia delle nazioni!'' "}}
 
[[File:County of nice.svg|miniatura|invasione e annessione francese di [[Contea di Nizza]] nel 1860. Il [[Principato di Monaco]] guarderà sua indipendenza sulla volontà di [[Vittorio Emanuele II d'Italia]] e Napoleone III di Francia accetterà.]]
[[File:Scrutin annexion nice.jpg|miniatura|left|[[propaganda]] francese che rappresenta gli abitanti di Nizza che vota al referendum del 1860 per giustificare l'invasione della contea di Nizza e mascherare le numerose rivolte degli abitanti. molti paesi europei e gli Stati Uniti diranno di questo voto controllare per l'esercito francese "un scherzo".]]
 
Nel 1860 la popolazione nizzarda si ribella contro i francesi chiedendo la riunificazione col regno dell'Italia, ma il governo di Parigi ordina all'esercito di reprimere duramente la rivolta. L'esercito francese occuperà Nizza durante parecchi anni.
La lingua italiana è stata vietata e tutti i giornali sono stati chiusi. La Francia comincerà un processo di francesizzazione forzata della Contea di Nizza.
 
Bisognò aspettare 1871 per avere delle elezioni relativamente libere. Il partito anti-francese favorevole al ricongiungimento all'Italia si raggruppa dietro Giuseppe Garibaldi che è nato a Nizza, e lo porto alle elezioni. Il 9 febbraio 1871 i nizzardi nelle vie gridavano lo slogan: {{quote|Viva Nizza! Viva L'Italia! A basso la Francia! A morte i francesi.}}
Un tentativo di colpo di stato sotto l'ordine di Giuseppe Garibaldi col popolo nizzardi per l'unificazione con l'italie ma Nizza è vinta dall'esercito francese con 10&nbsp;000 soldati, parecchi nizzardi saranno giudicati e condannato al penitenziario.
Questa rivolta per l'unificazione con l'Italia rischiò di riuscire ma la Francia reagirà deportando ed incarcerando tutti i dirigenti.
Molti nizzardi saranno costretti a fuggire nel nuovo stato italiano. la Francia lancerà un processo di propaganda importando obbligando ad apprendere il francese alla scuola, mascherando la storia di Nizza e controllando la stampa. I notabili della città saranno espulsi e saranno sostituiti dai francesi.
 
Nel 1873 manifestazioni violente e rivendicazione dei nizzardi che chiedono il ricongiungimento all'Italia.
Nel 1875 una rivolta importante dei nizzardi, 85% del popolazione nizzardi chiedono a ritrovare la sua indipendenza. [[Adolphe Thiers]] manda allora le sue truppe per massacrare gli insorti nizzardi. Delle centinaia di nizzardi furono uccise dai soldati della repubblica francese. Tutti i giornali europei parlano allora di [[Vespri nizzardi]].
 
A Nizza vi sono numerose tracce dell'appartenenza sabauda: nella omonima piazza si erge la statua di [[Giuseppe Garibaldi]] (oggi corredata da una iscrizione in francese dedicata "al nostro concittadino Giuseppe Garibaldi, eroe dei 2 mondi"), mentre nel centro storico, principalmente nella zona compresa fra la "Piazza del tribunale" e il ''Molo degli Stati Uniti'' (''Quai des Etats Unis''), si trovano ancora numerose tavole, che mostrano la contea di Nizza prima dell'annessione alla Francia, oltre alle chiese seicentesche e settecentesche, che esprimono il medesimo stile che ritroviamo a Torino.
 
Nel [[1882]] l'architetto [[Charles Garnier|Carlo Guarnieri]] costruì il celebre Osservatorio di Nizza aiutato da [[Alexandre Gustave Eiffel]], che ideò anche la Torre Eiffel a Parigi.
 
=== XX secolo Nizza francese ===
Nel quadro della [[seconda guerra mondiale]], l'11 novembre 1942, in risposta all'[[operazione Torch]] scatenata dagli alleati, fu occupata dalle truppe italiane.
[[File:RegioniIrredenteItalia.jpg|miniatura|carta che rappresenta l'Italia e le sue rivendicazioni territoriali su tutte le popolazioni italiane in1919.]]
 
Grazie all'opera dell'avvocato ebreo [[Angelo Donati]] e del cappuccino [[Maria Benedetto|Padre Maria Benedetto]] le autorità fasciste frenarono l'applicazione delle leggi antisemite e la deportazione degli ebrei.<ref>Léon Poliakov-Jacque Sabille, ''La condizione degli ebrei sotto l'occupazione italiana'', Milano, Edizioni di Comunità, 1956 e le bibliografie di [[Angelo Donati]] e del Padre Maria Benedetto</ref>.
 
Dopo il ritiro del Regio Esercito a seguito dell'[[Armistizio di Cassibile]], all'indomani dell'8 settembre 1943 fu occupata dalle forze tedesche. In 1943 la polizia francese arresta gli ebrei di Nizza e li deporta in Germania. Nizza si distinse per la resistenza antinazista, fu vittima di rappresaglie e di deportazioni di ebrei che vi avevano trovato rifugio durante i mesi di occupazione da parte del Regno d'Italia. Fu brutalmente bombardata il [[26 maggio]] [[1944]] dagli Alleati.
 
Con lo sbarco alleato nel sud della Francia dell'agosto 1944 ([[Operazione Dragoon]]) Nizza passò sotto il controllo alleato ([[28 agosto]]).
 
Dopo la liberazione, Nizza fu governata dal popolare sindaco [[Jean Médecin]] (sindaco dal [[1947]] al [[1965]]) e successivamente da suo figlio [[Jacques Médecin]] (sindaco dal [[1966]] al [[1990]]). Jacques Médecin ha lasciato la Francia nel [[1990]] in seguito a numerosi scandali di corruzione politica. Tre anni dopo fu catturato in [[Uruguay]], estradato e condannato al carcere.
L'attuale sindaco di Nizza, Christian Estrosi (eletto nel marzo di [[2008]]) è membro del partito di destra [[Unione per un Movimento Popolare|UMP]].
 
Nel [[2000]] l'[[Unione europea]] firmò nella città il [[Trattato di Nizza]] che modificava la struttura e il funzionamento dell'Unione.
 
Il 14 giugno 2010, in occasione dei 150 anni del passaggio della Contea di Nizza alla Francia, lo stato ha organizzato una settimana di festeggiamenti nella città, culminati con la cerimonia di inaugurazione sul ponte [[Napoleone III]], antica frontiera fra la Francia e la Contea di Nizza, di una lapide commemorativa del passaggio di Nizza alla Francia.
Detta manifestazione non ha incontrato il favore dei nizzardi doc, da sempre avversi alla Francia, tant'è che si erano dati al regno di Savoia, proprio per evitare di essere assorbiti, prima dalla Provenza, poi dalla Francia. A tutt'oggi vi sono movimenti locali per l'autodeterminazione del popolo nizzardo, i quali non riconoscono il plebiscito del 1860.
 
===I movimenti indipendentisti e autonomisti===
{{main|Nazionalismo nizzardo}}
A Nizza operano diversi movimenti politici autonomisti che invocano uno status speciale della vecchia [[Contea di Nizza]] all'interno della Repubblica francese sul modello della [[Corsica]] o la possibilità di sceglier tramite un referendum anche la costituzione di una città libera. La [[Ligue pour la Restauration des Libertés Niçoises]] e il [[Parti Niçois/Partit Nissart]], su posizioni indipendentiste, e [[Nissa Rebela]], su posizioni autonomiste, sono i principali tra questi movimenti.